La nostra famiglia coltiva le terre a Navelli sin dal 1800.
Mio padre, e prima di lui mio nonno, coltivava i campi solo con le nude mani. Una vita intera attento alla zolla, al clima, alla troppo poca o troppo tanta pioggia, al bulbo da proteggere, alla piantina che nasce.
Ed io proseguo il loro lavoro. La coltivazione è rimasta uguale, la stessa attenzione, la stessa tradizione.
I fiori vanno raccolti uno ad uno. Tutti seduti intorno ad un lungo tavolo, separiamo a mano i pistilli da ciascun fiore, accompagnando questo lungo e paziente lavoro con le chiacchiere delle comare e le risate di qualche giovane. E poi finalmente da migliaia di fiori nasce il frutto del nostro lavoro, così tanto apprezzato.
Lo zafferano di Navelli, infatti, è conosciuto in tutto il mondo per la sua grande qualità.